Sai come funzionano i motori degli aerei? Tutte le curiosità
Come viene generata la spinta degli aeromobili? Ecco la risposta
Anche qualche cenno storico sull'evoluzione dei motori
Come successo per lo sviluppo degli aeromobili, sempre più efficienti e sicuri, anche i motori aeronautici sono parti di un aereo costruite appositamente per alcune tipologie di aeromobili seguendo una continua evoluzione.
I primi velivoli si alzavano in volo con motori ad elica, quindi venivano costruiti dei motori a pistoni alimentati a benzina. Questi motori ancora oggi utilizzati per alcuni tipi di aerei ultraleggeri, funzionano attraverso il movimento dei pistoni che fanno girare la “biella-manovella” che fa ruotare l'albero motore che a sua volta trasmette la rotazione all'elica.
Poi per necessità di far volare aeromobili un po' più pesanti si è sviluppato un tipo di motore chiamato turbo elica, utilizzato per aeromobili di aviazione generale, militare e commerciale.
Queste tipologie di aerei a motore sono alimentate da carburante aeronautico del tipo cherosene e sono composti da compressori, camere di combustione e turbine. Questi componenti permettono al motore di avere una maggiore potenza all'albero motore che fa girare l'elica. Questi motori quindi garantiscono una maggiore spinta per la fase di decollo, minore rumorosità e minor consumo di carburante. Ricordiamo che per questo tipo di aerei è l'elica a generare la spinta dell'aeromobile.
Durante la seconda guerra mondiale appaio già i primi aerei con motori a getto, utilizzati dai caccia tedeschi per far fronte alla supremazia dei cieli dei piloti americani.
Questo tipo di motori aerei Seconda Guerra Mondiale, tra i più impiegati in aviazione durante gli anni, ha subito più variazioni, trasformandosi in turbo getto e turbofan, consentendo maggiore spinta e minori consumi di carburante.
Il turbo getto è composto da una grande presa d'aria installata nella parte anteriore del motore, dal compressore, dalle camere di combustione, dalla turbina, dall'albero ruotante e cono di scarico. Quindi l'aria che entra dalla parte anteriore del motore viene aspirata e subisce un processo attraversando i suddetti componenti e fuoriesce dal cono di scarico ad altissima velocità generando così la spinta dell'aeromobile. Tuttavia questo tipo di motore sta lasciando lo spazio alla nuova generazione ovvero i turbofan.
Il turbofan a doppio flusso invece consente alla ventola posta all'inizio del motore, azionata dalla turbina, di espellere direttamente la maggior parte d'aria e quindi di produrre la maggior parte della spinta. La restante aria viene immessa nei componenti del motore, pressoché identici a quelli del motore a getto, che grazie ai compressori contribuiscono alla spinta attraverso il cono di scarico.
Questo tipo di motore è sempre più utilizzato in aviazione civile per efficienza, consumi e minor rumore, facendo sempre più attenzione al tema dell'inquinamento ambientale ed acustico.
Sugli aeromobili di ultima generazione sono installati due motori sulle ali e non più quattro, questo non significa che l'aeromobile andrà più piano ma per ridurre il peso e i consumi.
Sugli aerei commerciali è anche installato in coda un altro tipo di motore ausiliario chiamato Auxiliary Power Unit (APU), non utile per dare spinta all'aeromobile ma per dare energia agli impianti di bordo in caso di spegnimento o avaria ai motori oppure a motori spenti.