Le 10 curiosità sull'aereo che (forse) non sai
Alcune simpatiche notizie sui viaggi in aereo che ti sorprenderanno
Utili dettagli da conoscere per viaggiare in aereo
Quante volte, in occasione di un volo aereo, ti sarai soffermato su un dettaglio specifico che ha letteralmente rapito la tua attenzione, tanto da non avere altro pensiero che giungere a destinazione per accendere lo smartphone e trovare finalmente risposta alle tue curiosità? Nel caso in cui abbia ancora qualche interrogativo ancora irrisolto, abbiamo deciso di svelarti 10 cose che (forse) non sai e non hai mai saputo sul mondo degli aerei. Sei pronto? Buona lettura!
- La forma degli oblò: perché non sono circolari?
- Cos'è e dove trovare il codice alfanumerico che identifica un volo
- Chiudere tavolini e tendine in fase di atterraggio: perché?
- Aeroplani e “colpi di fulmine”: una media di una volta ogni mille ore di volo
- L'impianto di smaltimento dei residui organici di un aereo: come funziona?
- Ecco perché gli aerei lasciano scie di colore bianco
- Come combattere la disidratazione durante un viaggio aereo
- I segnali luminosi di un aereo
- Bagagli smarriti: solo il 3% non viene mai recapitato al suo legittimo proprietario
- Basse temperature in cabina: perché?
La forma degli oblò: perché non sono circolari?
Pensare alla parola oblò rievoca nell'immaginario collettivo un'apertura di forma tendenzialmente circolare, perfettamente regolare dal punto di vista della geometria; ma esistono ovviamente le dovute eccezioni alla regola. Gli oblò degli aerei infatti hanno una forma rotondeggiante, è noto, ma più prossima ad un ellisse piuttosto che ad un cerchio perfetto. Il motivo va ricercato in una scelta tecnica, ispirata alle sacrosante leggi della fisica. La preferenza di una forma ovoidale infatti mira ad un migliore contenimento della spinta di decompressione, scongiurando dunque l'evenienza che la superficie vetrata possa facilmente logorarsi.
Cos'è e dove trovare il codice alfanumerico che identifica un volo
Nonostante venga spesso erroneamente scambiato con quello della prenotazione di viaggio, ogni volo aereo dispone di un suo codice identificativo composto da numeri e lettere, di norma evincibile dai titoli di viaggio e dalle flightboard in aeroporto. Si tratta di una sequenza di non più di 8 caratteri, scomponibile in due tipologie di informazioni: la parte iniziale in lettere, che identifica il codice IATA della compagnia aerea (FR per Ryanair, AA per American Airline, EJU per Easyjet) e il numero della tratta, espresso dalle restanti cifre, che generalmente possono differenziare le tratte per destinazione o per pregio.
Chiudere tavolini e tendine in fase di atterraggio: perché?
Nessuna norma nasce per caso. Per questo motivo, se ti stessi chiedendo quale è il motivo per cui si osservino certe disposizioni durante la fase di atterraggio, la spiegazione va ricercata unicamente nel protocollo di sicurezza. Più precisamente, la richiesta di tenere le tendine alzate è intrinsecamente legata all'eventuale opportunità di godere di una panoramica più ampia dell'ambiente esterno al velivolo, in caso di situazioni di estrema complessità che richiedono una rapida evacuazione della cabina. Stessa cosa per quanto concerne la chiusura dei tavolini, durante le fasi di atterraggio: in caso di situazioni di emergenza gli stessi, se aperti, potrebbero pregiudicare lo sgombro della cabina in sicurezza.
Aeroplani e “colpi di fulmine”: una media di una volta ogni mille ore di volo
Nonostante possa apparire come un'evenienza del tutto eccezionale, accade molto spesso che un velivolo in funzione sia colpito ed attraversato dalle scariche elettriche di un fulmine; secondo una statistica attendibile ciò accade con una cadenza pari a circa una volta ogni mille ore di volo. Ad ogni buon modo è bene precisare che gli aerei in genere, specie naturalmente quelli di costruzione più recente, sono dotati di una resistente struttura metallica, talmente solida da essere in grado di condurre elettricamente la carica verso la fuoriuscita, scongiurando che intacchi le sezioni interne del velivolo ed evitando che le stesse possano arrecare pertanto fastidiosi danni.
L'impianto di smaltimento dei residui organici di un aereo: come funziona?
Nonostante le svariate dicerie in materia, è del tutto falsa l'idea che i residui organici provenienti dai bagni di un velivolo possano essere liberamente scaricati in volo, in barba ad ogni norma igienico-sanitaria e alla più giusta e saggia morale; e poi, detto francamente, bastano già le brutte sorprese che per loro natura fanno molto spesso certi volatili, a deturpare l'ambiente intorno a noi, motivo per cui uno scenario del genere è decisamente inattendibile. Per togliersi ogni dubbio, va detto che il sistema di smaltimento dei residui organici della toilette di un aereo si basa su un meccanismo molto semplice in grado di aspirare ed accumulare gli stessi in un apposita vasca, salvo poi igienizzare la stessa, una volta atterrati.
Ecco perché gli aerei lasciano scie di colore bianco
Probabilmente i complottisti diranno che ci stiamo equivocando e che le scie lasciate in cielo dagli aeromobili contengano del materiale tossico, o chimico, come ormai troppo spesso viene erroneamente affermato. In verità la spiegazione scientifica è molto più chiara e dimostrabile della presunta teoria delle scie chimiche. Le fuoriuscite derivanti dalla combustione del combustibile infatti, a contatto con l'atmosfera, perdono temperatura assumendo l'aspetto di strisce di vapore acqueo di colore bianco.
Come combattere la disidratazione durante un viaggio aereo
Sapevi che, in media, il corpo umano perde circa 200 ml di acqua ogni ora di volo? Ciò è naturalmente da imputare alla totale assenza di umidità e alla caratteristica secchezza dell'aria, tipica della cabina di un aereo. Per questa ragione è spesso consigliato di non perdere mai occasione di idratarsi, bevendo molto e calibrando la dose di liquidi da assumere sulla base delle ore di volo da compiere, specie se si tiene in considerazione il dato di cui si è già detto sopra.
I segnali luminosi di un aereo
Come ogni mezzo di trasporto, anche l'aereo (che ricordiamo, è tra tutti il mezzo più sicuro) è dotato di segnali luminosi di riconoscimento: per essere precisi generalmente i velivoli vantano una luce rossa sull'ala sinistra e simmetricamente una verde sull'altro versante. Questi dispositivi, se opportunamente azionati ed individuati, sono di supporto ai piloti al fine di localizzare un altro velivolo e capirne gli spostamenti.
Bagagli smarriti: solo il 3% non viene mai recapitato al suo legittimo proprietario
In accordo ad una recente indagine statistica, circa il 97% del monte totale dei bagagli smarriti nel mondo viene effettivamente rinvenuto e recapitato (a volte in ritardo) al suo legittimo proprietario: un dato di certo confortante, considerata la cadenza con cui questo particolare disservizio aereo si verifica quotidianamente in tutto il mondo.
Basse temperature in cabina: perché?
Che sia estate o inverno, poco importa: bisogna sempre avere una felpa o un maglioncino a disposizione, specie durante lunghe tratte aeree. Il motivo? Per ridurre sensibilmente il rischio di proliferazioni batteriche ma anche per altre ragioni tecniche, la temperatura a bordo dei velivoli è spesso influenzata dall'impiego costante di aria condizionata: se soffrite particolarmente il freddo vi consigliamo pertanto di organizzarvi di conseguenza.
Potremmo intenderlo come l'undicesimo punto della nostra ma ci auguriamo che la maggior parte dei passeggeri ne sia già a conoscenza: esiste un regolamento che tutela i passeggeri che subiscono disservizi causati da responsabilità direttamente addebitabili alle compagnie aeree con cui viaggiano. In ottemperanza a quanto indicato nella summenzionata norma, ItaliaRimborso è disponibile ad assistere chiunque necessiti di supporto legale per voli in ritardo, cancellazioni, overbooking e disservizi con i bagagli. Per contattare la nostra segreteria basterà chiamare il numero +39 06 56548248 o scrivere una mail all'indirizzo info@italiarimborso.it