Cosa sono le scie bianche lasciate dagli aerei in volo?
Se ti stai chiedendo cos'è la scia degli aerei, sei nel posto giusto
Rispondiamo ad alcune fra le maggiori curiosità sul tema
Stai leggendo questo articolo perché, osservando il cielo, avrai certamente incrociato un velivolo volare e lasciarsi, dietro di sé, la classica scia, una delle più grandi curiosità sugli aerei. Ci teniamo a precisare fin d'ora che il fenomeno degli aerei che lasciano la scia è una assoluta normalità e che esso è legato al funzionamento dell'aereo tramite il processo di combustione. Ma cerchiamo di capirne di più insieme.
- Scia bianca aerei cos'è?
- Dove si forma la scia aerei
- Scie nel cielo aerei e previsioni del tempo
- Scie chimiche aerei: le teorie del complotto
- Scie aerei e buco nell'ozono: quanto c'è di vero
Scia bianca aerei cos'è?
Proviamo ad essere diretti ed evitare di girarci attorno: si tratta di classici fumi di scarico che, proprio come accade con le automobili, vengono rilasciati dal velivolo. Tali fumi di condensazione sono il risultato della combustione dell'idrogeno contenuto nel kerosene, il carburante aereo. Volendo essere più chiari, durante il volo il vapore acqueo del fumo di scarico (insieme ad altri gas come ossido di azoto, monossido e biossido di carbonio ed altri), che è di temperatura elevatissima, si scontra con la temperatura esterna che è bassissima, intorno ai 40 gradi sotto lo zero. Un po' come accade quando fa freddo ed il nostro fiato, che è di temperatura più elevata, fuoriuscendo crea il classico effetto nuvoletta. Ecco, la scia aereo è una sorta di nuvoletta artificiale che da sempre attira le attenzioni, addirittura anche della politica. Sono tante infatti le interrogazioni sia nazionali che europee in tal senso.
Dove si forma la scia aerei
Più è persistente la linea, più significa che è alto il tasso di umidità. Se, di contro, l'atmosfera è secca, le cosiddette “contrails” saranno di breve durata oppure non si formeranno proprio. Tutto dipende dunque dall'altezza di volo dell'aereo. Le scie si formano nella parte superiore della troposfera, ma anche in quella bassa della stratosfera. In genere, siamo tra i 26.000 ed i 39.000 piedi, ovvero tra gli 8 e i 12 km di altitudine.
Scie nel cielo aerei e previsioni del tempo
Si tratta di un metodo usato da alcuni marinai che, comunque, ha un preciso senso logico. Tutto dipende dall'intensità e dalla durata della scia: più è ampia, più c'è umidità. Più è breve e corta, più l'aria è secca. Scie brevi indicano bel tempo, scie lunghe un probabile cambiamento climatico di natura sfavorevole: tempesta in arrivo.
Scia chimica aereo: le teorie del complotto
Si è diffusa la considerazione, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, secondo la quale le scie bianche aerei nasconderebbero dell'altro. In particolare molti si chiedono: “Cosa sono le scie chimiche degli aerei?” Una sorta di teoria del complotto che presupporrebbe il rilascio di non meglio definite sostanze chimiche o biologiche sui cieli di aeree particolarmente popolate. Esistono diverse altre teorie in tal senso che ultimamente sono alimentate dal confronto nei social media ed in alcune piattaforme di chat: presunti esperimenti militari o governativi, tecniche di condizionamento psicologico, blocco dell'espansione demografica.
Scie aerei e buco nell'ozono: quanto c'è di vero
Uno studio della Nasa guidato da Patrick Minnis ha dimostrato che le scie di aerei sarebbero state fra le cause scatenanti dell'aumento della temperatura globale avvenuta fra il 1975 e il 1994. Lo studio ha assunto una particolare importanza per l'impatto del traffico aereo su uno dei grandi problemi del presente e, soprattutto, del futuro: il cambiamento climatico. Infatti, durante lo stop al traffico aereo determinato dagli attentati dell'11 settembre che durò 3 giorni sui cieli degli Stati Uniti, si registrò una differenza fra temperature massime e minime del doppio rispetto alla normalità. Ciò potrebbe spiegarsi con la diminuzione delle nuvole di vapore che, in tal modo, avrebbe causato la dissipazione del calore del sole. Di contro, l'aumento dei cirri tratterrebbe il calore. Il classico effetto serra. Un più recente studio condotto dall'Imperial College di Londra sui cieli del Giappone, invece, ha dimostrato che variare di qualche centinaio di metri l'altitudine dei voli – che presupporrebbe comunque chiari aumenti dei consumi – potrebbe ridurre l'impatto ambientale degli aerei del 59%.