Cosa accade se un passeggero ha un malore o muore in aereo?
A gestire questo genere di situazioni è ovviamente l'equipaggio
Ecco tutte le situazioni di emergenza imprevedibili
Così come avviene ordinariamente sulla terraferma, nulla esclude che anche a diecimila metri di altezza possano verificarsi delle imprevedibili situazioni d'emergenza, spesso addebitabili a malori accidentali o a fortuite situazioni in cui è necessario garantire tempestivo intervento. A meno che provvidenza voglia che tra i passeggeri figuri un medico in grado di prestare la giusta assistenza, a fronteggiare questo genere di evenienza è generalmente il personale di cabina, formato tra l'altro anche per far fronte a un'evenienza così delicata come la gestione di un'emergenza. La fase formativa di un assistente di volo infatti prevede anche il conseguimento di una certificazione per questa eccezionale eventualità, rilasciabile solo al termine di un addestramento teorico e pratico; tale certificazione è anche nota come qualifica CCA, ovvero Attestato di Equipaggio di Cabina.
Cosa succede in caso di malore?
Nel caso in cui uno dei passeggeri venga colto da un malore, il protocollo impone che si avvisi tempestivamente il comandante, di modo che lo stesso possa rapportarsi e coordinare in tempo reale con il CIRM il da farsi (acronimo che sta per Centro Internazionale Radio Medico), valutando se è il caso di continuare il viaggio sino a destinazione o se invece dirottare il volo verso lo scalo più vicino, in modo da sbarcare ed soccorrere prontamente il passeggero che richiede assistenza. Laddove invece la gravità della circostanza non dovesse richiedere particolari e drastiche misure come quelle di cui si è già accennato, si può intervenire avvalendosi della cassetta di pronto soccorso presente, secondo vigente normativa emessa dall'ICAO, su ogni aeromobile di linea: si tratta di un kit di materiale medicale e di una bombola per l'ossigeno.
Tipi di emergenza che si possono verificare a bordo di un aereo
Come già ampiamente premesso, le emergenze che possono verificarsi in volo sono di diversa natura. Per i voli di lungo raggio per esempio, in occasione di una accidentale turbolenza può accadere che i passeggeri che si trovano a percorrere il corridoio dell'aeromobile, a seguito dei sussulti vengano violentemente sbalzati, fino a riportare contusioni o nel peggiore dei casi ferite o fratture. In circostanze particolarmente più drammatiche può accadere che alcuni passeggeri che trascorrono molto tempo seduti in spazi ridotti vengano colti da trombosi venosa. In accordo alle statistiche questo è un rischio che riguarda maggiormente passeggeri di età superiore ai 40 anni e donne in gravidanza; onde evitare complicazioni di questo genere è sempre consigliato idratarsi, camminare in cabina (nei limiti del possibile) e fare esercizi con le gambe, da seduti. Alcuni passeggeri infine, durante il volo, possono accusare un fastidio attribuibile ai continui cambiamenti di accelerazione e decelerazione, così come avviene per il mal di mare. In caso di rischio di natura biologica a carattere contagioso tra esseri umani come SARS, influenza aviaria o COVID-19, invece, l'equipaggio ha a disposizione un apposito kit con camice di protezione, mascherine e guanti che consente loro di prestare assistenza al passeggero che ha accusato malessere con tosse persistente, difficoltà respiratoria e febbre.
Cosa succede in caso di morte?
Tra le possibili situazioni d'emergenza che il personale di bordo può trovarsi a gestire vi è anche la spiacevole accidentalità che un passeggero venga colto da un grave malore, come ad esempio un infarto; in questo caso, qualora le manovre di rianimazione non dovessero garantire i risultati sperati, può verificarsi l'arresto irreversibile delle attività vitali, quindi il decesso. In questo spiacevole frangente solo un medico può dichiarare la morte del passeggero, che resta al suo posto e coperto.
Se invece hai subito una cancellazione del tuo volo o un ritardo complessivo superiore alle tre ore il consiglio è di avvisare tempestivamente ItaliaRimborso per avviare la richiesta di un indennizzo che può arrivare fino a 600 euro.