Bergamo Airport: attivi i nuovi e-gates
Sono sei. In funzione da giovedì 8 agosto

All'Aeroporto di Milano Bergamo sono entrati in funzione giovedì 8 agosto i primi sei e-gates: si tratta dei varchi di controllo elettronici utili per la verifica dei passaporti e della identità del passeggero. Sono posizionati agli arrivi extra-Schengen e sono destinati a facilitare il transito dei flussi in arrivo. Gli e-gates formano il Sistema automatizzato di controlli alla frontiera per i passeggeri in possesso di passaporto elettronico, con nazionalità di uno degli Stati dell'Unione Europea, Spazio Economico Europeo e Svizzera, e con età maggiore di 14 anni.
"Una volta sbarcato e fatto ingresso negli arrivi extra-Schengen - si legge in una nota stampa diffusa da SACBO - il passeggero si dirige verso uno dei sei varchi posizionando il proprio passaporto sul lettore dedicato per la verifica dei dati biometrici. Successivamente al primo controllo, della durata di pochi secondi, sarà abilitato a entrare all'interno del tornello per la verifica dei dati facciali personali, per essere poi autorizzato all'ingresso in area Schengen. Una procedura rapida e sicura, che riduce al minimo i tempi di attesa, facilitando il percorso del passeggero in arrivo".
Il primo passeggero a fruire degli e gate è stato un cittadino francese in arrivo da Istanbul con volo Pegasus Airlines alle ore tre pomeridiane. “E' un altro tassello che si aggiunge ai servizi resi ai passeggeri e finalizzati a facilitare le procedure relative ai controlli di sicurezza – dichiara Emilio Bellingardi, direttore generale di SACBO - Il sistema degli egate, condiviso con la Polizia di Frontiera di Orio al Serio a cui va il nostro ringraziamento per la fattiva collaborazione prestata quotidianamente, permette di snellire gli accodamenti ai posti di controllo dei passaporti per i passeggeri dei voli in arrivo extra-Schengen, il cui numero è in costante aumento. L'ultimazione dei lavori in corso nell'area est dell'aerostazione consentirà entro la primavera 2020 di ampliare l'area extra-Schengen e potenziare la rete dei controlli automatizzati in arrivo”.