Giudice di Pace: Compagnia risarcisca famiglia catanese con 1000 euro
L'aereo è atterrato 3 ore dopo l'orario di arrivo schedulato
Cospicuo indennizzo per un ritardo volo Venezia Catania EasyJet
Mille euro: questo il cospicuo risarcimento per una famiglia catanese che ha fatto causa alla compagnia aerea EasyJet, rappresentata da ItaliaRimborso, difesa dall'avvocato Salvatore D'Angelo. Ciò con sentenza del 27 gennaio 2021 emessa dal Giudice di Pace di Catania.
Tutto è scaturito da un ritardo aereo importante accaduto il 20/10/2019 nel volo Venezia Catania delle ore 19:45. I passeggeri C. S. e A. R., in proprio e nella qualità di esercenti la potestà genitoriale sui due figli minori, si rivolsero immediatamente ad ItaliaRimborso che, appurata l'assoluta fondatezza della segnalazione, si attivò immediatamente per chiedere che fossero rispettati i diritti dei passeggeri, sulla base del Regolamento Comunitario n.261/2004 che disciplina i disservizi aerei tra cui il volo in ritardo superiore alle 3 ore.
La compagnia EasyJet ha richiesto il rigetto della domanda definendola "infondata", specificando che il ritardo "era dovuto al verificarsi di cause eccezionali e nello specifico il ritardo dei voli precedenti, a catena, dovuti per le avverse condizioni meteo che interessavano lo scalo di Venezia".
"La documentazione prodotta dalla compagnia aerea convenuta – scrive il Giudice di Pace di Catania - non è stata sufficiente a escludere la propria responsabilità sul ritardo del volo in questione. Lo scalo di Venezia – prosegue il Giudice – non subiva infatti alcuna interruzione della propria attività e il ritardo era dovuto, come provato e ammesso dalla stessa compagnia, al ritardo a catena dei voli precedenti, quindi non appare sussistere alcuna esclusione di responsabilità in capo alla stessa".
"Per principio pacifico del Regolamento CE n. 2004/261 – commenta l'avvocato D'Angelo – spetta al passeggero la compensazione pecuniaria quando il ritardo aereo superi le tre ore. Per le tratte inferiori o pari a 1500 km come quella in questione, la somma prevista è di 250 euro per ciascun passeggero. Sono soddisfatto del successo di questa sentenza perché chiarisce con evidenza quali sono le circostanze eccezionali e che quando, come nel caso di specie, non si verificano, i passeggeri vanno tutelati e, quindi, risarciti".